Il prof. Marco De Vincentis di fronte alla Cappella dei caduti |
Il 4 novembre 2011, nella
Cappella che commemora i caduti delle guerre all’interno del Santuario di Sant’Agnese,
si è riunita una delegazione del Lions Club Valdichiana I Chiari insieme ad
alcuni soci dell’Associazione Arma Aeronautica di Montepulciano per onorare
tutti i soldati caduti nelle guerre sino ad oggi. Toccanti i momenti della
preghiera rivolta ai caduti e la lettura di un pensiero rivolto dal prof. Marco
De Vincentis, musicista dell’Aeronautica Militare Italiana, alla commemorazione
del 4 novembre.
“Il 4 novembre è da sempre la Giornata delle Forze Armate. Questa
ricorrenza, nata come festa della vittoria della guerra 15-18, si è col tempo
definita come una celebrazione, e giustamente, dato che in una guerra non c’è
nulla da festeggiare, anzitutto perché la vittoria si paga sempre a caro
prezzo, ma anche perché la vittoria di una parte corrisponde alla perdita della
parte avversa, a perpetuare divisioni tra i popoli è una cosa decisamente
immorale e di concezione arcaica. Per chi ha in buon conto il rispetto della
vita umana, le vittime avversarie dolgono quanto le proprie. L’umanità si è
evoluta, necessariamente, in una direzione in cui tra i valori fondamentali
della società stanno finalmente prendendo posto la solidarietà, e la vicinanza
tra cittadini, anche di Stati differenti. Per questo motivo, ferma restando la
data originaria, il senso della celebrazione si è spostato da un mero festeggiamento della vittoria alla
celebrazione delle Forze Armate, e al ricordo dei caduti delle stesse. Le Forze
Armate hanno pagato un tributo di sangue enorme, nelle due guerre mondiali, nei
conflitti intermedi, ma anche nel difficile percorso di pace che ha visto il
secondo dopoguerra, fino ad arrivare ai giorni nostri, con le missioni di pace
che sono diventate una realtà normale. In realtà, per le Forze Armate la guerra
non è mai finita, e i militari italiani combattono sempre la loro lotta
silenziosa per servire lo Stato e i cittadini. Sono militari i carabinieri che
ogni giorno sfidano il destino sulle strade per far rispettare la legge, è
militare il personale dell’Aeronautica che è sempre all’erta per difendere i
cieli o per intervenire con i propri mezzi ovunque sia necessario, sono
militari i soldati dell’Esercito che sono pronti a reagire ad attacchi ma anche
a intervenire in caso di calamità naturali, e i marinai che vegliano sui nostri
mari, e sono militari i finanzieri, il cui compito si è evoluto dall’antica
guardia delle frontiere alla salvaguardia dell’economia e della sicurezza. E
pur non avendo lo status militare, consideriamo come militari, impegnati per
mantenere la pace e la legalità i Vigili del Fuoco, così come tutti gli
appartenenti ai corpi di Polizia che quotidianamente lottano in prima linea per
la difesa della salute e dell’incolumità dei cittadini. Perché le Forze Armate
italiane sono questo: uomini e donne, professionisti, addestrati e motivati, il
cui unico scopo è servire la propria Nazione, anche a costo della propria vita.
In silenzio, senza cercare ricompense che vadano oltre la grande soddisfazione
per il dovere svolto. In questo giorno, in cui in tutta Italia si onorano i
caduti con cerimonie istituzionali che si svolgono la mattina, i militari
presenti in tutta la Nazione recheranno alla sera un omaggio silenzioso presso
i monumenti ai caduti, e nei luoghi più significativi legati alle Forze Armate
e ai Caduti in guerra o servizio. Un omaggio austero, in rispettoso silenzio, per
ricordare con riverente dignità i propri caduti. Tale omaggio non sarà un rito
interno, riservato ai militari, ma, in linea con l’essere le Forze Armate parte
integrante della Nazione, avverrà con il concorso di eventuali rappresentanze
della società civile, che credono nel lavoro delle Forze Armate, e che
condividono il messaggio di solidarietà che da sempre contraddistingue i
militari italiani” Prof. Marco De Vincentis